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LA NOSTRA TERRA
Scoprirne le origini significa ripercorrere le vicende, leggendarie e storiche,
che ne hanno fatto il simbolo della nostra tradizione vinicola regionale





PUGLIA

Erede di una tradizione vinicola che affonda le proprie radici nella civiltà greca, la Puglia è da sempre uno dei vigneti più esuberanti d'Italia e il cuore pulsante della vitivinicoltura mediterranea.
Le caratteristiche pedoclimatiche favorevoli contribuiscono a rendere unici i vini di questa terra, insieme all'uso, classico od originale, dei tre vitigni principe che ne contraddistinguono la tradizione: Nero di Troia
nell'area della Daunia, Primitivo nell'area della Messapia, Negroamaro in Salento.
Proiettati verso il futuro grazie alle innumerevoli reinterpretazioni, tutte di eccellente qualità, i vini di Puglia restano strettamente legati alle loro origini e alla tradizione da cui si originano.
Scoprirne le origini significa ripercorrere le vicende, leggendarie e storiche, che ne hanno fatto il simbolo della nostra tradizione vinicola regionale.
VINO DOC CASTEL DEL MONTE

Bianco, rosso e rosato: queste le tre sfumature di cui si tinge il DOC Castel del Monte, un vino pugliese di Origine Controllata, che conferisce al castello di Federico II un sapore inconfondibile. Il clima che si posa sui territori di Castel del Monte è particolarmente favorevole alla viticultura, fattore questo che influenza positivamente la qualità del prodotto finale. I colli che si innalzano nelle aree limitrofe al castello si rivestono di piante di uva di Troia, Pampanuto e Bombino nero partendo da 300 metri sul livello del mare, riflettendosi poi nella produzione delle tre tipologie di vino.
Il DOC Castel del Monte è un vino molto versatile, con accostamenti assai differenti in base al colore scelto. Il bianco si associa gradevolmente a piatti delicati, quali portate di pesce, antipasti leggeri o latticini freschi. La temperatura cui va servito oscilla tra i 10 e i 12 gradi. Si cambia tonalità e con essa, conseguentemente, gli abbinamenti: il rosso Castel del Monte si affianca a sapori più forti e decisi, tipici di carni rosse o formaggi dai gusti intensi. Infine, il rosato, dal colore lucente e vivace, ha un sapore abbastanza asciutto dal retrogusto fruttato, ottimo insieme a uova o minestre, ma anche ai piatti tipici regionali. Il DOC Castel del Monte presenta anche la versione Riserva, risultato dell'invecchiamento di almeno tre anni del Rosso e con una gradazione non inferiore ai 12,5. E' un vino ideale per accompagnare formaggi stagionati, carni quali maiale o agnello e salumi con note piccanti.
VALLE D'ITRIA: PAESAGGI INCANTATI E VITIGNI AUTOCTONI

La propaggine meridionale dell'altopiano  delle Murge, lì dove si incontrano le province di Bari, Brindisi e Taranto, si affaccia  sulla Valle D'Itria,  un territorio  turisticamente  tra i più  noti della Puglia, che si estende tra i comuni di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca, abbracciando parte del territorio di Alberobello, Ostuni e Ceglie Messapica.
Un luogo affollato  di turisti, soprattutto stranieri, per tutto l'arco dell'anno e noto ovunque per i suoi centri storici, che si presentano con uno scenario da favola, di  singolare  bellezza artistica, stradine costeggiate  da pregevoli palazzi signorili con  balconate in ferro battuto ornate da ghirlande, putti,  festoni dell'arte barocca. E poi ancora antiche chiese, caratteristici slarghi, angoli di strada estremamente  curati, ciuffi di gerani pendenti, ornamento sul bianco  a calce delle pareti, oppure a fomare delle aiule tra i vicoletti.
Qui il clima si contraddistingue per gli inverni rigidi e le estati solitamente calde, ma mitigate da una costante ventilazione con importanti escursioni termiche giorno-notte. Il terreno è  di natura calcarea e argilloso - calcareo con una tipica colorazione  rossa. Una zona particolarmente  vocata alla viticoltura, legata al Bianco Martina e al Bianco Locorotondo con le sue DOC, produzioni tipiche del territorio.  
SALENTO, LA TERRA DEL NEGROAMARO

Il Negroamaro, (nero due volte, dal matrimonio tra il dialetto locale e il greco) il vitigno più antico e diffuso del Salento, racconta a chiunque si conceda il lusso di lasciarsene conquistare, la storia di questa terra, della sua cultura e della sua gente. Il “tacco” d'Italia, territorio dell'antica Messapia, comprende l'intera provincia di Lecce e parte della provincia di Brindisi e di Taranto. Immerso nel mar Adriatico e nello Jonio, il Salento è terra di sole, di venti e di colori forti: i rossi della terra e del vino, il verde scuro della macchia mediterranea che sfiora il bianco della sabbia e il blu del mare, ancora il bianco calce delle case, dei trulli e dei muretti a secco e poi l'argento degli ulivi, l’oro del grano.

Degustando il Negramaro si ha la sensazione di assorbire un distillato di questi colori, di gustarlo nella forza e nella sapidità di un vino frutto di grande lavoro ed umiltà.

Come questo vino ha vissuto la sua cultura migrando e infondendo gusto e armonia agli altri vini per oltre cento anni, così la sua terra natale ha continuato a costiture un luogo di approdi e partenze, di ricco dialogo e di scambi, una terra votata culturalmente e naturalmente all’ospitalità.

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